Siti archeologici

Nel corso degli ultimi due secoli si sono avuti , nel territorio di Belvedere Marittimo, importanti ritrovamenti che hanno portato alla luce una serie di beni archeologi, visibili oggi presso il Museo della Memoria Storica “Citta’ di Belvedere Marittimo” in Via Castel Ruggiero, dove si trovano le riproduzioni conformi agli originali, realizzate dai maestri Pasquale Capano e Giuseppina Veneruso. Gli originali si trovano, ancora, presso il Museo Civico di Cosenza, nei depositi del Museo di Reggio Calabria e nei magazzini dell’ufficio scavi di Sibari. Lo storico Giovanni Amellino, tra il 1886 ed il 1890, fece delle pubblicazioni sulle sepolture ed i relativi corredi scoperti in quegli anni lungo il fiume Soleo presso il pianoro “Galiso” in localita’ Oracchio, che dimostrano che nel nostro territorio era presente una popolazione preistorica (X°  – IX° sec. a.C.).

Nel VII° sec. a. C. si ha una migrazione brutia sulle colline a ridosso del Monte La Caccia. Si tratta di microinsediamenti nelle aree rurali dove gli abitanti erano pastori o agricoltori, con coltivazioni di uva (all’epoca principale prodotto agricolo del territorio belvederese) o dediti alla fabbricazione del cotto e di tegoloni, anfore e orci. La Marina era luogo di imbarco e di transito per ogni spostamento. Negli anni cinquanta, durante i lavori, nella frazione Marina, per la costruzione della chiesa in localita’ “Capo Tirone”, è stata rinvenuta una sepoltura femminile con vari oggetti di corredo che evidenziano aree di addensamento di eta’ arcaica classica ed ellenistica.

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Negli anni ottanta, in localita’ Pantana, durante i lavori per la costruzione di una strada di collegamento con Trifari, è stata scoperta una tomba, relativa a frequentazioni Brettie (IV° – III° sec. a.C.), con corredo, tra cui un cratere a campana a figure rosse con satiro seduto su una roccia ed una figura femminile. A Trifari, in particolare, sono venuti alla luce resti di una struttura di tipo abitativo (muri di pietre fluviali e parti di tegole legate con un terreno argilloso). Agli inizi degli anni novanta scoperte di ceramiche arcaiche (frammenti a vernice nera ed acroma, frammenti di laterizi, di tegole piane con bordo bombato, di coppi) sono state effettuate in localita’ S. Ianni, con presenza di resti di strutture di una fattoria di epoca ellenistica.

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Sul finire del XX° secolo in localita’ S.Giorgio è stato rinvenuto un antico palmento con “locus vinarius” di tradizione romana, deputato al frangimento dell’uva. Al confine nord del territorio di Belvedere, nei pressi dell’incrocio con la strada comunale per Quattromani, sono stati messi in luce nel 1999 alcuni tratti di un muro di terrazzamento e strutture murarie di rinforzo. L’insediamento riguarda una villa romana (I – III sec.d.C.).

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